Madre, tu che mi hai messo al mondo con tanto dolore…
Madre che sotto sole e luna mi portavi sulla schiena…
Madre, tu che per tante notti mi vegliavi nel sonno,
cercando un angolo su quel letto di paglia imbottita,
che non avevo ancora bagnato.
Avresti potuto essere di quelle che zappano
a mezzogiorno scottante,
Ed io, bimbo tuo, pancia gonfia a sognare
quel latte superfluo, di quelli, d’oltre oceano.
Quelli che germogliano figli d’asfalto
Ben nutriti d’angoscia, in provetta, di civiltà…
Madre, tu che mi hai messo al mondo con tanto dolore…
Madre, piangendo al fumo del forno di tre pietre…
Madre, tu che per tante notti m’inventavi canzoni,
Sulla musica, di quella macchina d’insonnia,
che cuciva di sacrifici il pane quotidiano.
Avresti potuto essere di quelle che smaltiscono
la lebbra, la febbre.
Ed io, bimbo tuo, corpo storto ad aspettare
quelle pillole, sprecate, da quelli d’oltre oceano.
Quelli che germogliano figli d’asfalto
Ben nutriti d’angoscia, in provetta, di civiltà…
Madre, con quel tuo ridere che spazzava la paura…
Madre, ora hai il cuore stretto per il figlio lontano.
Madre, a lavarti la stanchezza come i panni alla fontana.
Da quel tuo corpo non tanto più giovane
per aver dato alla vita ben dodici fanciulli.
Certo, avresti potuto essere, una delle tante
Che mio padre avrebbe potuto avere.
Ed io, bimbo tuo, sperare invano, di studiare
come tutti i bambini, di quelli d’oltreoceano.
Quelli che germogliano figli d’asfalto
Ben nutriti d’angoscia, in provetta, di civiltà…
Ti ringrazio madre d’aver fatto di quel tuo figlio,
Malgrado tutto, come dicono “loro”…un buon selvaggio.
***
Kossi Amékowoyoa Komla-Ebri è uno scrittore togolese naturalizzato italiano. E’ nato a Tsévié, in Togo, nel 1954, ha ottenuto la maturità in Francia, e si è infine trasferito in Italia, dove si è laureato in Medicina e Chirurgia a Bologna nel 1982, specializzandosi poi in Chirurgia Generale all’Università degli Studi di Milano.
Scrittore della letteratura migrante in lingua italiana, ha pubblicato diversi libri di racconti (apprezzato per esempio Imbarazzismi, una serie di piccoli racconti di quotidiana discriminazione in Italia) e un romanzo, Neyla.
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